giovedì 14 aprile 2016

Giustificazioni sbagliate e ingiustificabili


E' passato  quasi un mese (era il 22 marzo) dagli attentati all'aeroporto e alla metropolitana di Bruxelles (città che frequento saltuariamente e aeroporto in cui mi trovavo con famigliari tre giorni prima), e, per non dimenticare, mi rileggo e riscrivo alcune osservazioni che avevo scritto a  botta calda, come commenti per un giornale (che me li ha pubblicati solo in parte).
Da osservatore indipendente e libero quale sono e vorrei restare, dico che l'uscita di Crozza a DiMartedi' é stata vergognosa e mi ha fatto indignare, perchè mentre ancora si tentava di identificare i cadaveri straziati di tante vittime innocenti di fanatici terroristi affiliati allo Stato Islamico o sua propaggine, Crozza invece di esprimere  cordoglio per le vittime e ferma condanna per gli assassini, o almeno parlare d'altro, ha fatto uno sproloquio per dare subito una giustificazione agli assassini e incolpare l'Occidente per i passati interventi in scenari di guerra in Iraq e Libia. Non esagero, basta leggere il comunicato successivo di rivendicazione dell'ISIS e riascoltare le parole di Crozza per notare che sembrano scritte dalla stessa mano e sbandierano le stesse giustificazioni sbagliate e infondate, che costituiscono un alibi per la follia omicida di questi fanatici.
Questa non é satira, é incosciente favoreggiamento del terrorismo, come e più delle deprecate bombe occidentali. Giustificare questi atti barbari e vigliacchi è come giustificare le stragi delle Fosse Ardeatine o di Marzabotto, compiute dai nazisti per rappresaglia su popolazioni inermi per vendicare vittime da loro subite in azioni di guerra di partigiani o alleati.
I terroristi conosciuti finora non sono né libici nè siriani o afgani provenienti dai paesi in guerra (e bombardati anche da russi e sauditi non toccati dal terrorismo... ) non combattono contro i tiranni per la libertà, ma per instaurare una tirannide che toglierebbe ogni libertà e progresso a tutti.
Non so perchè a Crozza  come altri nel nostro paese piaccia tanto questa teoria autolesionista, e sbagliata, che vuol attribuire la colpa del terrorismo e della mancata integrazione sempre e solo alle bombe degli occidentali. 

Ricordo che l'attentato terroristico più grave e ispiratore di tanti altri successivi, fu quello delle torri gemelle di New York nel 2001, compiuto dai seguaci di Bin Laden, di cui 15 provenienti dalla presunta alleata Arabia Saudita (mai bombardata da alcun occidentale), 2 degli Emirati, un egiziano e un libanese.
Poi gli USA per reazione contro il terrorismo di Al Quaeda andarono a bombardare in Afganistan. Ma non mi risulta siano Afgani i terroristi che hanno compiuto poi attacchi in Occidente, nè mi pare siano libici o siriani.
I terroristi suicidi e i foreign fighters che vanno a combattere in Siria o per l'ISIS, individuati finora, provengono o dai paesi islamici più tolleranti (e non bombardati) come la Tunisia, il Marocco o l'Egitto o escono dalle periferie di Bruxelles, Parigi e Londra (e dall'Italia). Le cause quindi sono molto più complicate e hanno il comune denominatore nel "virus" del fondamentalismo religioso e antioccidentale, che affratella gli islamici e li rende più refrattari all'integrazione e pericolosi di qualsiasi altro gruppo di altra fede.
Purtroppo sarà difficile ora rimediare agli errori del passato e modificare un'impostazione culturale e un atteggiamento mentale giustificazionista e di sostanziale condiscendenza , quando non di favoreggiamento, verso i terroristi; atteggiamento che si è diffuso nelle comunità islamiche anche apparentemente moderate o indifferenti, grazie anche ad un eccesso di tolleranza o di cecità di belgi, francesi e ora anche italiani, che non hanno voluto vedere gli aspetti pericolosi della ghettizzazione di queste comunità e la loro progressiva radicalizzazione, cresciute di numero e rafforzate chiuse in se stesse, mal consigliate, indirizzate e controllate da tanti imam (collegati a Stati islamici e teocrazie  del Medio Oriente), ben decisi a riproporre  e ricreare lo stesso schema famigliare e sociale basato sui precetti del Corano e quindi ostile al sistema di vita occidentale.
Ed è da queste comunità, solo apparentemente integrate, che sono usciti  gli sbandati catechizzati e pronti a farsi saltare in aria insieme a decine di persone incolpevoli che  si recavano al lavoro in metropolitana o in aereo.
A quale causa hanno giovato, se non arrecare  danno alla società occidentale (in cui pur tanti islamici vivono) per destabilizzarla e metterla in crisi, economica e politica, attizzare contrasti interni tra i vari paesi d'Europa  sul modo di reagire e combattere il terrorismo? A pro di chi e di quale modello di società, in Europa e in Occidente? Forse  per islamizzarlo  nell'illusione folle di poterci  poi vivere da padroni?
Se lo chiedono i Crozza, i Gino Strada e tutti i pacifisti a senso unico come lui, e tutto il codazzo di giornalisti, artisti esibizionisti e "intellettuali" che credono di essere intelligenti e coraggiosi solo  perchè sono sempre pronti a denunciare le colpe dell'Occidente (in cui vivono e godono di diritti e libertà di critica senza  subire  nulla) e a tacere su quelle dell'Oriente e dell'Islam (che nega diritti e libertà ai propri sudditi e a chiunque capiti nelle loro mani)?


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