giovedì 18 settembre 2014

Errare è umano, perseverare è diabolico

E' deprimente dover assistere ancora all'ultima esibizione di braccio di ferro tra  Parlamento e Governo  per la nomina  di  componenti della Corte Costituzionale e del Consiglio Superiore della Magistratura (o CSM)! Per la 12a volta il Parlamento ha bocciato la nomina di Luciano Violante e Donato Bruno, proposti da PD e Forza Italia, che  ostinatamente continuano a ripresentarli, anche se non raggiungono la necessaria maggioranza di voti,data la contrarietà non solo dei partiti di opposizione ma anche di dissidenti interni ai due maggiori partiti proponenti.

Errare è umano, perseverare è diabolico! Come diabolico e assurdo è aggrapparsi in casa PD ancora all'ambiguo e luciferino Violante ( perchè piace al Berlusca e quindi non si può rottamare ...).
Come diabolico è insistere col "patto del Nazareno" più o meno segreto  tra Renzi e Berlusconi, che sta producendo frutti amarissimi in campo istituzionale, economico e giudiziario, con le proposte di legge approvate, o in cantiere finora, che contraddicono  tutte le aspirazioni e istanze  degli elettori PD.
Tristemente ormai fuori del tempo il presidente della Repubblica, che sforna i sempre più inutili moniti quotidiani, rifiutandosi di riconoscere che quanto sta avvenendo è anche frutto della sua ostinata imposizione di innaturali "larghe intese", nonostante i fallimenti precedenti con Monti e Letta e la disastrosa deriva imboccata da Renzi, decisionista a parole che non decide nulla che non sia gradito a Berlusconi (che molto più furbesacmente tiene i piedi in due staffe, condiziona e impone diktat al governo e fa opposizione  attraverso suoi rappresentanti e sui suoi giornali).

Tanto difficile trovare e proporre nomi di giuristi super partes, che non siano parenti o clienti o amici degli avvocati di Berlusconi?
Perchè tanta disperante ostinazione nel voler mettere uomini di parte o di sicura obbedienza ad un partito (o a una persona) nei massimi organi di garanzia costituzionale?
Perchè ci si vuole assicurare il consenso quando si tratterà di valutare la costituzionalità delle leggi approvate e l'operato della Magistratura.
 A pensar male in questo caso non si fa peccato e ci si indovina. E spero che vincano le opposizioni a questo immondo mercato.
Ma è speranza vana, perchè  un Parlamento di nominati e inquisiti che   sicuramente tengono molto  ad arrivare a fine legislatura il più tardi possibile, alla fine  si piegherà ad approvare nomine  di impronta spartitoria  e compromissoria e di  scarsa qualità  morale e professionale.
E si farà un ulteriore passo verso l'incertezza del diritto e della giustizia.

AGGIORNAMENTO DEL 16 OTTOBRE


Ventesima fumata nera per l’elezione di due giudici costituzionali da parte del Parlamento in seduta comune. E ancora una volta l’Aula non prende una decisione. Nessun candidato infatti ha raggiunto il quorum richiesto dei 3/5 dei componenti dell’Assemblea, pari a 570 voti. Servirà una nuova votazione, la ventunesima. Hanno votato solo 538 parlamentari, meno del quorum di 570 voti richiesti per fare scattare l’elezione, pari ai due terzi dei componenti del Parlamento in seduta comune. Il PD e FI , via sms, hanno ordinato ai loro parlamentari di votare scheda bianca.
Forza Italia ha già cambiato due volte la sua proposta di candidatura del suo uomo di  parte, ma alla candidatura di Violante il PD ancora non  si rinuncia e costui non ha ancora trovato un briciolo di dignità per rinunciare, dopo 20 votazioni andate a vuoto e tanti malumori e contrarietà interne ed esterne ai due partiti.
Chissà perchè è così importante per PD e Forza Italia che questo personaggio entri alla Corte costituzionale?!
E' proprio vero che il comune senso del pudore non esiste più.


AGGIORNAMENTO DEL 29 OTTOBRE
Da Il Fatto quotidiano:

"Luciano Violante rinuncia alla corsa per la Corte costituzionale dopo venti fumate nere del Parlamento. “È necessario fermare una deriva che offende l’autorevolezza delle istituzioni e la dignità delle persone”. Dopo che per venti volte i partiti hanno bocciato la sua candidatura e non sono riusciti a trovare un accordo per far raggiungere il quorum per la sua elezione e dopo che lo stesso Matteo Renzi ha fatto sapere di essere pronto a cambiare candidato, l’ex vicepresidente della Camera scrive una lettera, pubblicata da il Corriere della Sera, per annunciare il passo indietro. “Il protrarsi della indecisione”, dice, “che mi auguravo superabile, sta producendo un grave discredito delle istituzioni parlamentari accentuato dal manifestarsi in Aula, nel corso delle ultime votazioni, di comportamenti, limitati ma gravi, di dileggio” 
Alla buon'ora!! Ce n'è voluto per farglielo capire..... Ma comunque  il Parlamento, anzi i partiti che malamente  lo governano, sono ancora lontani da un accordo e si parla di un rinvio a data da destinarsi della prossima votazione.