sabato 21 aprile 2012

Siamo tutti su "Scherzi a parte"

E' proprio vero che la realtà supera la fantasia. Lo si sa da un pezzo, ma quello che si è visto e sentito negli ultimi giorni non lo si sarebbe potuto  immaginare, tanto  appare strampalato e offensivo  per chi sia ancora in grado di intendere e di volere  e non voglia farsi prendere in giro.
Tanto per cominciare, prendiamo spunto  dalla lettera  inviata al Corriere da una signora "bene" milanese, ciellina della prima ora, moglie di un ex assessore di una precedente Giunta Formigoni, il ciellino doc Antonio Simone, ora in carcere insieme a tal Pierangelo Daccò, altro ciellino doc amico del cuore dello  stesso Formigoni e superbeneficiato dalla Regione Lombardia, pluriindagato anche per gli affari fallimentari di don Verzè.
Ebbene, la signora  in questa lettera  ha tracciato un bel quadretto, che sarà anche uno sfogo dettato da motivazioni un po' rancorose e vendicative, ma offre comunque un esemplare ritratto dei comportamenti e dei sentimenti di questi supponenti e onnipotenti ciellini, strenui difensori a parole dei "valori cristiani", e pescati  a trafficare a piene mani con "valori" molto pagani.

La lettera va ad aggiungersi ad un'altra notizia, uscita l'altro ieri, di una cena a margine di un convegno al mitico meeting di Rimini del 2009, costata 15.000 euro. Cena che spero Formigoni adesso non voglia paragonare a quell'ultima cena di Gesù con gli apostoli a base di pane e vino; visto che già si è modestamente paragonato a Gesù che sbagliò a  fidarsi di Giuda, per giustificare il fatto che  lui  si è circondato da una decina di "apostoli"  che ora sono sotto indagine giudiziaria  per corruzioni e malversazioni varie.

L'autodifesa apparsa oggi sui giornali è di tipica vecchia scuola democristiana: dall'arroganza dell'onnipotente intoccabile fino a ieri è passato alla farsa della falsa modestia e della finta umiltà  del peccatore che ammette solo qualche piccolo peccatuccio ( perchè ormai noto e innegabile), certo dell'assoluzione umana e divina. Glissando o negando i peccati più grossi, anche se ugualmente evidenti. 

Quello che mi disgusta di più in queste vicende di ruberie e sprechi è l'ipocrisia, la sfrontatezza e la doppiezza dei protagonisti, che ostentano e proclamano alte idealità con arrogante sicurezza, per nascondere la miseria e la bassezza delle loro azioni. Il clan Formigoni- CL - don Verzè , e la Lega, sono stati esemplari in questa scandalosa specialità: si sono riempiti la bocca per anni di paroloni in difesa dei crocefissi collocati dappertutto e dei "valori cristiani" da sbandierare ogni giorno contro il vituperato "laicismo", e intanto si riempivano le tasche e le pance di valori pagani, con cene e vacanze di lusso, ville, auto e diamanti. E con denaro di provenienza pubblica che doveva essere destinato ad altri usi.

Ebbene, dopo aver sentito l'autodifesa dell'ex immacolato Formigoni;
dopo aver sentito anche le giustificazioni dei leghisti ex implacabili censori di "Roma ladrona" che ora si mostrano con la scopa in mano per  spazzare i diamanti e i lingotti d'oro acquistati con denaro pubblico;
e dopo aver sentito l'autodifesa di Berlusconi che ha definito i suoi festini "gare di burlesque", ho capito:
noi italiani, consapevoli e inconsapevoli, siamo tutti su "Scherzi a parte", la trasmissione Tv di maggior successo del gruppo Mediaset, sponsorizzata da CL. 
Quindi, possiamo ridere.


 

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